Il Cretto di Burri

La luce era già bassa e temevo di aver fatto un sacco di strada senza riuscire ad arrivare in tempo per fare delle foto con la luce giusta. Avevo appena lasciato le rovine di Poggioreale e, subito dopo una manciata di km, mi trovai davanti uno scenario che per quanto fosse acerbo, lo trovai di un forte impatto.

“Mi trovai davanti uno scenario che per quanto fosse acerbo, lo trovai di forte impatto”

Sarà per tutta la storia che c’è sotto l’opera di Alberto Burri, sarà stato anche la visione dei vari documentario visti, che ritrovarmelo davanti all’improvviso, fu talmente forte che dovetti fermarmi a catturare questo momento la cui emozione si propaga ancora adesso a distanza di quattro anni.
Avevo poco tempo, quindi lasciai la macchina in un angolo della strada e presi la macchina fotografica e due ottiche zoom; un 16-35 e un 70/200 e inizia a correre per addentrarmi tra quelle arterie. Cominciai a scattare a più non posso, a saltare da un angolo all’altro fino agli ultimi raggi del giorno sfruttando il disegno suggeritomi dalla luce. Con la speranza che possa ritornare quanto prima, pubblico questa breve fotogallery con gli scatti di quel pomeriggio intriso di scoperte e d’emozioni.

photo © 2016 Carmelo Lenzo

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